Il principio di funzionamento e’ semplice: si recupera il calore dei gas di scarico e si rimette in circolazione, per sfruttare al meglio il potenziale energetico del combustibile ed ottenere rendimenti piu’ elevati, oltre che ridurre le emissioni inquinanti. La tecnologia della caldaia a condensazione e’ matura e consolidata, e in un’ottica di efficienza energetica (e quindi di risparmio) rappresenta la naturale evoluzione della caldaia tradizionale.

 

 

Ma quali sono le soglie di convenienza? Quando e con quali vantaggi procedere alla sostituzione in un’abitazione con riscaldamento autonomo?

«La vita media statistica di una caldaia a gas e’ di 14 anni», premette Alessandro Bonati, esperto di Domotecnica. «Ma 5-6 anni e’ gia’ un’eta’ di sostituzione conveniente, se puntiamo a una tecnologia a condensazione». L’intervento complessivo si ripaga in tempi brevi, in media 4-5 anni; mentre la specifica differenza di prezzo rispetto a una “normale” caldaia ad alto rendimento viene ammortizzata in 1-2 anni. È vero infatti che l’apparecchio a condensazione costa di piu’ (30-40%), ma offre rendimenti che sugli attuali modelli disponibili – secondo le stime dell’Energy Strategy Group del Politecnico di Milano – variano dal 105 al 109%, contro il 90-93% della tradizionale. All’accelerazione del pay-back contribuisce inoltre la possibilita’ di intercettare i bonus fiscali, quello sulle ristrutturazioni al 50% e quello sul risparmio energetico al 65%, che è prorogata per almeno tutto il 2015.

È chiaro che gli interventi piu’ efficaci per ridurre i consumi sono quelli globali, che agiscono sull’insieme del sistema impianto-involucro dell’edificio, ma già la sostituzione di una caldaia poco efficiente consente un importante taglio alla bolletta. «Il risparmio della condensazione e’ proporzionale al consumo. Bisogna dunque in ogni caso guardare alla situazione di partenza, che dipende dalle caratteristiche costruttive dell’edificio-impianto e dalle condizioni climatiche della specifica localita’», spiega Bonati. A mo’ di esempio generale, prendiamo una famiglia che vive in un appartamento di 90 mq e spende 1.500 euro di gas, di cui 1.150 per riscaldamento e 300 per acqua calda sanitaria: che vantaggi si delineano? Installare una caldaia a condensazione al posto di una tradizionale porta in sé un risparmio di gas tra il 15 e il 30%: il 23% medio sulla bolletta, pari a circa 260 euro all’anno. «Se aggiungiamo l’effetto della detrazione al 50%, per questo intervento considerato di “manutenzione straordinaria” – prosegue Bonati –, la spesa totale di sostituzione (2.300 euro) rientra in meno di 4 anni e mezzo». Dal quinto anno, insomma, si comincia a guadagnare.

Per raggiungere il maxi sconto del 65% proposto dall’ecobonus fiscale, oltre al consueto bonifico “parlante” dedicato, vanno invece presi in esame ulteriori obblighi. «Il rendimento della caldaia deve rientrare in un valore tabellato, garantito dalla certificazione del produttore, e va inviata comunicazione all’Enea entro 90 giorni dalla fine dell’intervento, che deve includere l’installazione delle valvole termostatiche», spiega Bonati. Un lavoro del genere (con requisiti di rendimento della caldaia, lavoro sui terminali, sistema intelligente di gestione della temperatura di mandata, eccetera) e’ piu’ completo e fa certo crescere i costi: nel nostro esempio, almeno a 3.500 euro. Si lega pero’ a un aumento dei risparmi, che si attestano in media al 25%, pari a quasi 290 euro. Il risultato e’ un tipo di rientro simile, se non inferiore, al precedente (intorno ai 4 anni), ma con prospettive di guadagno piu’ elevate, senza contare il maggior comfort e la possibile integrazione con le rinnovabili. «Ai fini dell’efficienza conta anche il tipo di impianto di distribuzione, perché il rendimento e’ tanto maggiore quanto minore la temperatura di funzionamento dei radiatori. Con impianti che funzionano a basse temperature dell’acqua, come nel caso dei pannelli radianti (tra i 30-40 gradi, contro i 60-80 dei “classici” termosifoni, ndr) il risparmio complessivo dell’installazione di una caldaia a condensazione puo’ tendere al 30% e oltre e abbattere ulteriormente i tempi di rientro».

<Fonte Il Sole 24 Ore>

F.P.